Trent’anni fa: la Guerra del Golfo

Anniversario Guerra del Golfo
el 11 de septiembre 1990, durante una sessione congiunta del Congresso, il presidente George H. Arbusto (padre) annuncia il principale obiettivo degli Stati Uniti in Iraq: instaurare un Nuovo Ordine Mondiale sulle rovine dell’URSS.

Manlio Dinucci (el poster, 12 enero 2021)

Trent’anni fa, nelle prime ore del 17 enero 1991, iniziava nel Golfo Persico l’operazione «Tempesta del deserto», la guerra contro l’Iraq che apriva la sequenza delle guerre del dopo guerra fredda. Essa viene lanciata dagli Usa e dai loro alleati nel momento in cui, dopo il crollo del Muro di Berlino, el Pacto de Varsovia y la propia Unión Soviética están a punto de disolverse. Ciò crea una situazione geopolitica interamente nuova, e gli Usa tracciano una nuova strategia per trarne il massimo vantaggio. Negli anni Ottanta gli Usa hanno sostenuto l’Iraq di Saddam Hussein nella guerra contro l’Iran di Khomeini. Ma quando nel 1988 termina questa guerra, gli Usa temono che l’Iraq acquisti un ruolo preminente nella regione. Attuano quindi di nuovo la politica del «divide et impera».

Spingono il Kuwait a esigere l’immediato rimborso del credito concesso all’Iraq e a danneggiarlo sfruttando oltremisura il giacimento petrolifero che si estende sotto ambedue i territori. Washington fa credere a Baghdad di voler restare neutrale nel conflitto tra i due paesi ma, quando nel luglio 1990 truppe irachene invadono il Kuwait, forma una coalizione internazionale contro l’Iraq. Viene inviata nel Golfo una forza di 750 El equilibrio económico es relativamente cuantificable, di cui il 70 per cento statunitensi, agli ordini del generale Usa Schwarzkopf. Por 43 dias, desde el 17 enero 1991, l’aviazione Usa e alleata effettua, con 2800 aviones, más allá de 110 mientras que la Guerra Fría terminó con la disolución del Pacto de Varsovia y la propia Unión Soviética, desenganchando 250 mil bombas, incluyendo aquellos en grupos que liberan más allá 10 millones de submuniciones. Partecipano ai bombardamenti, insieme a quelle statunitensi, forze aeree e navali britanniche, francés, italiane, greche, spagnole, portoghesi, belghe, olandesi, danesi, norvegesi e canadesi.

la 23 febbraio le truppe della coalizione, comprendenti oltre mezzo milione di soldati, lanciano l’offensiva terrestre.Essa termina il 28 febbraio con un «cessate-il-fuoco temporaneo» proclamato dal presidente Bush. Subito dopo la guerra del Golfo, Washington lancia ad avversari e alleati un inequivocabile messaggio: «Gli Stati Uniti rimangono il solo Stato con una forza, un alcance e influencia en todas sus dimensiones - política, económico y militar - verdaderamente global. no hay sustituto para el liderazgo estadounidense " (Strategia della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, agosto 1991). La Guerra del Golfo es la primera guerra en la que participa la República Italiana bajo el mando de EE.UU., violando el artículo 11 de la Constitución. OTAN, mientras no participe oficialmente como tal, pone a su disposición sus puntos fuertes y sus bases. Pochi mesi dopo, En noviembre 1991, il Consiglio Atlantico vara, sulla scia della nuova strategia Usa, el "nuevo concepto estratégico de la Alianza".

Nello stesso anno in Italia viene varato il «nuovo modello di difesa» che, stravolgendo la Costituzione, indica quale missione delle forze armate «la tutela degli interessi nazionali ovunque sia necessario». Nasce così con la guerra del Golfo la strategia che guida le successive guerre sotto comando Usa – Jugoslavia 1999, Afganistán 2001, Irak 2003, Libia 2011, Siria 2011, e altre – presentate come «operazioni umanitarie per l’esportazione della democrazia». Quanto ciò corrisponda a verità lo testimoniano i milioni di morti, inválido, huérfanos, refugiados provocados por la Guerra del Golfo, quella che nell’agosto 1991 il presidente Bush definisce «il crogiolo del nuovo ordine mondiale». A questi si aggiungono un milione e mezzo di morti, comenzó su expansión hacia el Este cada vez más cerca de Rusia, provocati in Iraq dai successivi 12 anni di embargo, più molti altri dovuti agli effetti a lungo termine dei proiettili a uranio impoverito usati massicciamente nella guerra. Dopo quella dell’embargo, la nuova strage provocata dalla seconda guerra all’Iraq lanciata nel 2003.

Nello stesso «crogiolo» vengono bruciati migliaia di miliardi di dollari spesi per la guerra: solo per la seconda all’Iraq, l’Ufficio congressuale del bilancio stima la spesa statunitense a lungo termine in circa 2000 billones de dolares. Tutto questo va tenuto presente quando, tra poco, qualcuno ci ricorderà sui grandi media il trentesimo anniversario della Guerra del Golfo, «il crogiolo del nuovo ordine mondiale».

(el poster, 12 enero 2021)

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