La Russia resiste, l’Europa in sfacelo – 20230630 – Pangea Grandangolo

Centocinquesima puntata della trasmissione Pangea Grandangolo, la rassegna stampa internazionale di Byoblu, andata in onda sul canale tv Byoblu il 30/06/2023.

L’ “ammutinamento” della compagnia militare privata Wagner non ha provocato lo sfacelo della Russia, annunciato e auspicato dal mainstream politico-mediatico dell’Occidente. Il Presidente Putin ha dichiarato che “la stragrande maggioranza dei combattenti e dei comandanti del gruppo Wagner sono patrioti russi, devoti al loro Paese, e lo hanno dimostrato con il loro coraggio sul campo di battaglia”. Allo stesso tempo Putin ha lodato l’Esercito russo e le forze dell’ordine che hanno impedito, agendo in modo preciso e coeso, il degenerare della situazione. Le autorità russe hanno ritirato l‘accusa penale di “ammutinamento armato” contro lo stesso capo della Wagner, Prigozhin, che si trasferisce in Bielorussia con parte dei combattenti della compagnia. Tale vicenda non va però sottovalutata: essa è espressione di un confronto interno tra diverse posizioni riguardo alla conduzione dell’operazione militare con cui Mosca risponde all’offensiva lanciata, attraverso l’Ucraina, da USA e NATO con il crescente sostegno della UE. Il risultato, probabilmente, sarà la decisione di Mosca di usare capacità militari più avanzate per respingere l’offensiva.

I risultati già si vedono. Scrive il New York Times: “I carrarmati e i veicoli corazzati, forniti dall’Occidente all’Ucraina, vengono danneggiati e distrutti dalle forze russe. Le formazioni di Kiev sono riuscite a conquistare alcuni piccoli villaggi, ma le perdite ucraine aumentano. Le truppe russe hanno dimostrato di saper combattere sulla difensiva e migliorato le loro tattiche rispetto all’inizio della guerra”.

In tale situazione, il cancelliere tedesco Scholz esorta il prossimo vertice NATO di Vilnius a “concentrarsi sul rafforzamento della forza di combattimento dell’Ucraina e della sua forza sua economica necessaria per difendersi dall’aggressione russa.” Allo stesso tempo viene varato il piano di “ripresa dell’Ucraina”. Per facilitare gli investimenti privati, il presidente Zelensky ha incaricato il fondo di investimento statunitense BlackRock, il maggiore del mondo, a gestire il “Fondo di sviluppo dell’Ucraina”. Il Fondo raccoglie soprattutto dai governi europei miliardi di euro, pagati direttamente e indirettamente dai cittadini europei, che verranno concessi, a tassi di interesse inferiori a quelli di mercato, alle multinazionali che investono in Ucraina. Per di più viene istituita, sempre con i soldi dei cittadini europei, una “assicurazione contro i rischi di guerra” per risarcire le multinazionali per gli eventuali danni che con la guerra possono subire i loro investimenti in Ucraina.

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